L'anno che verrà! - di Claudia Petrazzuolo

01.02.2013 07:42

Caro amico ti scrivo …
Sono le cinque del mattino: non si riesce a dormire!. Per meglio dire, il sonno ha deciso , nel bel mezzo della notte, di aver fatto il suo corso e richiamati alla coscienza occhi ed un istante dopo il cervello, se n’è andato a farsi benedire in attesa che la prossima sera e la seguente notte decidano di incamminarsi sulla strada dell’insonnia o su quella di uno stra legittimo riposo. Ho aperto la finestra, fa caldo!; è una esagerazione lo so, ma già che al primo febbraio, alle 4 di mattina non faccia freddo, anche questa è una cosa anomala, indice dello strano periodo che viviamo; ma che poi ci sia anche una temperatura quasi mite, beh!, allora, sono consentite tutte le esagerazioni che riuscite ad immaginare. Prendiamone ad esempio qualcuna:
a) Tremonti (ex PDL, ora Lega; ex ministro ora candidato premier) che chiede a quello che era il suo vice ministro, millantando una ignoranza non credibile ed al limite del sottile ricatto politico, di informarlo sulla quantità, la valenza e la consistenza dei derivati presenti nelle banche italiane.
b) L’onorevole (non ancora, ma perché uccidere un sogno in divenire?) Fassina, Pd, sbugiardato per quanto riguarda l’inadeguatezza delle armi nelle mani della banca d’Italia a svergognare e sanzionare le malefatte dei controllati, esagera nell’arte funambolica dell’arrampicamento sugli specchi nel vano tentativo di nascondere inefficienza e stupidità, e questo solo nel migliore dei casi, dei dirigenti del suo partito.
c) L’ esistenza stessa dei derivati, esagerazione finanziaria, basata sulla speranza che ogni cosa vada nel verso previsto in modo da consentire a quella stessa speranza di trasformarsi in un guadagno e non, come invece di solito è successo, succede e succederà, in un flop spaventoso le cui conseguenze saranno tutte, e come ti sbagli, a carico dei poveri risparmiatori ( quei pochi rimasti) e di tutti noi fessi sempre pronti a sacrificare anche lo stomaco ed il cervello dei nostri figli in nome di un “bene del paese”, paese che è piuttosto matrigna anziché madre amorevole e protettrice.
d) I partiti ed i movimenti in cui la democrazia interna è una favola ed in cui, anche qui, in funzione di una supposta unione a salvaguardia del futuro bene del paese, vige su tutte una sola regola: “ O pensate, rispondete, accettate ed agite come dico IO …”, oppure fuori dai gabbasisi di Montalbana memoria. Fare i nomi?, citarne le sigle? E perché, non siete da soli capaci di fare due più due e trarne le razionali conseguenze?
e) La destra, il centro, la sinistra … che dire di queste tre definizioni di area politica che non hanno più un senso se è vero com’è vero, che il PD è anche un po’ centro, se l’UDC è anche un po’ sinistra e un po’ destra, se il PDL è destra e bordello, ma blatera come se fosse un proletariato di ricchi proclamandosi difensore di quelli sin qui affamati e rovinati?
f) Ed infine ultima, ma non ultima espressione estrema di queste esagerate declamazioni socio poetico elettorali quella racchiusa in tutti i verbi al futuro: “ controlleremo, agiremo, cambieremo, puniremo, svilupperemo, arricchiremo, paradiseremo (eh sì, consentitemelo!)”, che sono sulla bocca di quelle stesse persone ideatrici e costruttrici di quell’inferno in terra che si vive ogni giorno e di cui loro sono state colpevolmente responsabili.
Quanti giorni mancano all’elezioni?: sempre meno!; in un crescendo rossiniano di promesse, falsi pentimenti, giuramenti di onestà e candore, tutti raccontano di essere il nuovo che avanza contro il vecchio che resiste e non se ne vuole andare; io di veramente nuovi ne vedo solo due, ma uno è pericoloso e abbraccia anche il fascio e l’altro è il mio candidato: IO STO CON INGROIA!.
Tu, assumiti le tue responsabilità e vota per chi ti pare!.