… uffa … - di Francesco Briganti

22.04.2016 15:13

Alta Toscana: cattivo tempo!. Venerdì.

Un cielo uggioso e carico di pioggia sconfessa tutte le speranze di una prossima scampagnata che sono in essere; addio ai pic nic fuori porta, alle gite sul mare di Viareggio e di Livorno, alle escursioni nella Svizzera Pesciatina o con destinazione Abetone. Certo, quelli che “andiamo a prescindere” comunque si muoveranno, ma resta il fatto che starsene a casa, con questo tempo, sembra essere la scelta migliore.

Meglio così!; risparmiamo carburante, manteniamo per qualche ora ancora quel gruppetto di fogli da dieci che avevamo messo da parte, non senza sacrifici e rimpianti, per sentirci almeno per un giorno “normali”; facciamo di obbligo scelta e con occhi tristemente allegri accettiamo quello che i più scafati e blasfemi considereranno l’ennesimo dispetto alla propria persona da parte di un dio della meteorologia il quale, se esistesse, si dimostrerebbe ben poca cosa nel comportarsi in questo modo.

E allora un giorno di inizio week end come un giorno qualsiasi!.

Oramai il miracolo, per chi crede s’è compiuto; chi era venuto a salvare sta affossando e quelli che vorrebbero sostituirlo, attendono, forse un po’ sconsolati, nella propria dimora e, per quelli che come noi restano ad osservare, ogni cosa rinnova la routine dello ieri perpetuandola in un oggi senza il quale non ci sarà domani.

Sulle tavole imbandite i resti della cena di ieri, mantenuta tradizione del “cogli l’attimo e fottitene”, del “meglio così che peggio”, del “non ti curar di lor, ma guarda e passa”, del “ che mi frega, mica sono pasquale io …”.

Aleggia ovunque un’atmosfera di attesa!. Attendono quelli che vedranno i prossimi ottanta euro in più a comprarli alla stessa stregua di coloro che, invece, non li vedranno;
ansiosi, malfidati?, quelli che si chiedono quale sarà la prossima, inevitabile, fregatura e quelli che, invece, sulla loro pelle quella fregatura la stanno già vivendo: a ciascuna la propria stante il dato certo che, dall’articolo 1 della Costituzione all’ultimo della stessa, non c’è una cosa una che sia rispettata o che funzioni.

Eroi!. I padri e le madri di famiglia, i giovani che restano a combattere qui e quelli che partono conservando la speranza di tornare più forti, gli anziani costretti dopo una vita di lavoro a continuare a lavorare e quelli che nelle stesse condizioni si ritrovano disoccupati e senza un futuro possibile;

attendono, quei vecchi che racimolano lattughe e frutta nei residui di un mercato e quelli che “ … la caritas”;
attendono, tutte quelle persone che pensano, ragionano, deducono e, pure, resistono alla tentazione di colpire il sé o l’altrui né più né meno di quelli che a questa tentazione cedono, vittime e carnefici, comunque destinati a pene ben più serie di un mattino o di un pomeriggio la settimana alla finta assistenza dell’alieno bisogno.

Fede, Speranza, Carità!. Virtù cardinali che hanno fatto di questo paese quella landa sconsolata che è diventata: nella morale, nell’etica, nel sociale, nel politico, nel sentire comune di un non popolo che male ha compreso ed attuato le parole di un Grande quando suggeriva di dare al proprio Dio quel che era di Sua pertinenza, lasciando ad un Cesare fasullo tutto il resto; nella speranza che il primo perdonerà e nella certezza che il secondo non ammetterà discussioni:

il suo è suo ed il nostro … anche!.

Combattere e morirne o morire senza combattere … comunque la vediate ed all’insegna del “ preferisco sopravvivere” tutto resta uguale per quelli “bene” che stanno, di giorno in giorno, meglio e per quelli “male” per i quali al peggio non c’è mai fine!.

Che rompicoglioni questo scribacchino evidentemente preso da una paranoia infinita …!; e sì!, forse è proprio questa la mia: una paranoia infinita e, dunque: alta Toscana, cattivo tempo …,

ma lì dove il sole splende, cambia qualcosa ?!?.