... un bastimento carico carico di … - di Francesco Briganti

13.10.2014 15:40

In lingua Napoletana, scritta o parlata, inserire un aggettivo prima o dopo un sostantivo dà alla frase un significato diverso. Un esempio classico è : “ un paese del cazzo” oppure “un cazzo di paese”; l’Italia è un paese del c...o mentre la Finlandia, la Germania, l’India, il Giappone, la Cina, l’Inghilterra, presi ad esempio tra i tanti possibili, sono ” un ca..o di paese “. Non starò a spiegare a Voi le sottili differenze tra le due affermazioni giacché o le conoscete già ed allora sarebbe inutile, oppure non le conoscete e, quindi, sarebbe inutile lo stesso visto che tanto, non vorrei rovinarvi la sorpresa, non tarderete a conoscerle.
Lo stesso genere di attribuzione si può fare per qualsiasi cosa; che si voglia intendere fatta per delle persone, o per un popolo o per un governo che regoli e provveda ad entrambi non fa decisamente differenza in quanto ciascuno dei termini è fonte e/o funzione degli altri.
Tutti i paesi citati hanno delle identità ben definite e specifiche; non potreste mai scambiare un inglese per un tedesco o un finlandese per un indiano, se solo li consideraste come persone e non dalle caratteristiche fisiche. Un italiano non fa eccezioni; anche per lui vi basterebbero pochi secondi; lo individuereste subito per quello che è: superficiale, genialoide, furbo, scaltro, paraculo e linguacciuto nel senso figurato del termine, nel senso servile del termine, nel senso inutile del termine. L’italiano è parolaio, fanfarone, spaccone e leone ogni qualvolta possa inquadrare sé stesso al interno di un branco, di un gruppo, di una qualsiasi espressione più ampia che non faccia registrare possibili responsabilità personali; diventa meschino, vigliacco, arrendevole, possibilista, collaborazionista o in casi eccezionali eroico quando dovesse trovarsi da solo ad affrontare la qualunque.
Il non-popolo italiano è lo specchio in corrispondenza biunivoca dei propri componenti; i non-governi di quel non-popolo sono la sublimazione di ogni e tutte le caratteristiche italiote. Renzi, ennesimo capo di un non-governo, dunque, è la sublimazione della figura archetipo del capo italiano: furbo quanto basta; intelligente l’indispensabile; egoista ed egocentrico il necessario; bonario e benevolo per l’apparenza; decisionista nel rappresentarsi; inconcludente nei fatti; disposto alla leccatadiculo ogni qual volta gli dovesse essere conveniente farlo.
Seguivo Report ieri sera e allibivo nello scoprire quanto e come, in sorrisi e servilismo, i nostri ministri e lo stesso Renzi ringraziassero la Costa Crociere per aver dato la più ampia collaborazione possibile alla rimessa in navigazione della nave naufragata. I Servi Potenti ringraziavano per il denaro messo a disposizione; per l’assunzione di responsabilità; per la destinazione finale del relitto portato a Genova invece che a Piombino a poche ore di mare. Solo la Gabanelli spiegava che : a) disponibilità e soldi erano dovuti in quanto conseguenza di una tragedia colpevole E, DUNQUE, NON SI CAPIVA IL SENSO DEI RINGRAZIAMENTI; b) Genova era il posto migliore dove quegli stessi soldi sarebbero rientrati decuplicati in quanto le società destinatarie degli appalti per lo smantellamento del relitto erano in gran parte SOCIE DELLA COSTA CROCIERE; c) le ventilate magagne di sicurezza e manutenzione della nave naufragata ben difficilmente, e proprio per il motivo di cui al punto b, avrebbero VISTO UNA LUCE TRIBUNALIZIA.
Sapete di chi è stata la decisione finale nella scelta di Genova ?: DEL NOSTRO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI!.
Io, e credo ciascuno di Voi, ho ed abbiamo ben altri problemi E BEN più seri e gravi che occuparci degli intrallazzi affaristici di un governo o di chi che sia, ma passare anche per fessi, mi pare troppo persino per un italiano medio, figuriamoci, poi, per chi come me, la Gabanelli e/o altri segue trasmissioni come Report.
Chiedo, con infinita umiltà e per concludere, che qualcuno mi dimostri che sbaglio e che questo non è un …

LERCIOPAESE!.