Un caffè al bar con Beppe Grillo - di Gino Gatto

17.03.2013 20:24

Se avessi l'opportunità di degustare un caffè seduto al tavolo del bar Italia col leader del Movimento 5 Stelle, di sicuro si parlerebbe di politica, della clamorosa ascesa nella scena politica nazionale del Movimento fondato da lui.

Caro Beppe, mi concedo il tu (siamo coetanei o giù di li), non ti è dato sapere se sono o meno un elettore del tuo movimento, sappi però che come te condivide la nazionalità, come te viene da una zona di frontiera del nostro Paese, come te non tollera le discriminazioni, come te aborre l'illegalità; mi aggradano i principi ispiratori del Movimento, lodo il lavoro fatto dai tuoi adepti dagli scranni del parlamento della mia regione, condivido la tua voglia di rinnovamento e di denuncia delle irregolarità. Però è giusto anche ricordare che per portare a termine una “rivoluzione pacifica” la prima regola è quella dell'adeguarsi.

Con i tuoi “cittadini eletti” hai ottenuto consensi tali da riservarti l'onore/onere di guidare le sorti del nostro Paese, peraltro già dotato di regole e norme più o meno condivisibili, ma le regole ci sono e da tempo; che le regole vadano cambiate è una convinzione che accomuna tutti gli italiani, però per cambiarle (pacificamente) bisogna prima adeguarsi e solo dopo si avrà la possibilità di cambiare.

I lavori del nuovo Parlamento sono iniziati, come sempre e come da “regola” occorre procedere alla nomina di chi presiede il lavoro dell'aula; seguendo i lavori precedenti all'inizio legislatura ti sono state offerte delle opportunità di collaborazione che hai rifiutato, tenendo fede a quanto detto in campagna; però in parlamento vige la rigida legge dei numeri, il tuo Movimento non li ha, il Partito Democratico nemmeno, il Popolo delle Libertà neppure; un governo a questa martoriata Italia bisogna darlo e in tempi brevi perché ci sono altri impegni istituzionali che alitano, la prima fra tutte l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Quanto paventato dai “baroni” della politica si sta dimostrando realtà, rischi di tramutare la tua escalation in una penosa bolla di sapone.

Condivido la decisione presa da alcuni senatori militanti nel tuo movimento nel votare il senatore Piero Grasso alla presidenza del Senato della repubblica, hanno scelto tra i due mali il minore... In questa fase preliminare della legislatura non puoi mettere i paletti, devi adeguarti fino a quando le regole non verranno cambiate, dovrai votare la “fiducia” ad un esecutivo nascente altrimenti rischi di non avere voce in capitolo e le tue proposte non saranno prese in considerazione.

Prima di cambiare le regole occorre necessariamente adeguarsi a quelle in vigore!

Hai una bella squadra, i tuoi “cittadini eletti” hanno le carte in regola per riuscire nell'intento.