... uomini e lupi ... - di Francesco Briganti

26.06.2016 10:21

Si comincia a vociferare che con l'Inghilterra al di fuori dell'Europa, la stessa perderà ogni significato; si sussurra che così l'euro è finito e se finisce l'euro si fa un salto indietro di almeno 50 anni: quando inglesi, italiani, francesi, tedeschi e pruralia vari erano rispettivamente cittadini e padroni a casa loro.

Fosse un bene o un male, dovessi stare a ciò che vedo in giro, almeno qui a casa mia, dovrei dire che si stava meglio quando si stava peggio; contasse il mio parere una piccola cosa, affermerei senza problemi che almeno allora sapevo che un diritto era un diritto e che i doveri andavano solo di pari passo: non sono un economista, ma so che per quante voci a supporto ci siano della Europa finanziaria, altrettante ce ne sono contro; dunque se un fatto può essere guardato da due angolazioni diverse senza con questo stravolgerlo, allora si può dire che fallita una strada non resta che tentare l'altra o rinunciare.

Da più o meno dieci anni i signori padroni dell'Euro, tedeschi in primis, dopo aver sistemato le loro cose, in barba a qualsiasi trattato economico precedente, hanno poi cominciato a dettar legge secondo quella visione austera della economia che ha richiesto una montagna di sacrifici a chi il tempo per sistemarsi non l'ha mai avuto, né stupidamente l'ha chiesto.

Poco importa, nulla importa, se parliamo di cicale sbarazzine; di nessun interesse è, al presente, se il debito di un paese è figlio di politiche dissennate, corrotte o semplicemente sbagliate, quello che conta è tutti i popoli hanno la necessità delle stesse identiche garanzie concesse alla DDR (Germania occidentale) ed alla RDT (Germania Orientale); ivi compresa la disastrata Grecia a cui la inflessibile Frau Merkel deve ancora pagare i danni di guerra.

Ma torniamo nella fatti specie alla Brexit. Ho letto di molti che si lamentano per quanto aumenteranno i costi dell'Erasmus per esempio o, comunque, i costi di quegli studenti che volessero andare a studiare a Cambridge o Eton e ne convengo, detto, però, che i figli degli operai, dei muratori, del ceto medio e della piccola imprenditoria, integreranno gli sforzi di papà e mamma, lavorando come fanno da sempre, sono sicuro che i figli dei Marchionne, dei Renzi, delle fatine e di tanti altri come loro accetteranno il piccolo sacrificio di andarci in DUNA anziché in Ferrari.

Per tornare alle cose serie, a chi lavora non interessa il costo di una azione, interessa essere la sera stracco di fatica, assicurare alla propria famiglia una vita decente, potersi concedere del " guadagnato " riposo ed altrettanto offrirne ai suoi familiari, poterli istruire senza distinzioni di sorta, scommettere su dei sacrifici che consentano loro di non sentirsi diversi da una minoranza sempre più vasta ad osservarli con gli occhi di chi dice: " ... ma guarda sto coglione!".

Solidarietà e comunità europea sono sinonimi biunivocamente legati tra di loro: o lo sono oppure diventano una presa per il culo: attesa più al divertimento di pochissimi se è vero come è vero che in una sola giornata si sono persi 687 miliardi di euro ed oggi il pane, la carne, la frutta, un fitto, un'acquisto di qualsiasi cosa costa esattamente come ieri.

Ed allora, forse, possiamo prendere altri 687 miliardi o anche 6870 miliardi e, di più, 67800 miliardi e buttarli a cascata sul mercato del lavoro, incentivando nuove imprese a cominciare proprio dall'edilizia arrivando fino alle nuove tecnologie e dando il tempo a chi suda da una vita di godersi quel che gli resta del proprio tempo a scadere.

Forse, dal gesto inglese, si può dedurre che un'altra via europea è possibile; forse si può almeno provare, giacché, e chiudere gli occhi non serve più, continuare così sarà ancora una volta e come sempre salvare le banche di papà suicidando innocenti.

O anche no!. E questa la differenza tra gli uomini e le bestie!