… valuto, deduco, decido … - di Francesco Briganti

02.04.2015 18:53

Innanzi tutto la legge elettorale: quando ci siamo fatti convincere che la governabilità era più importante della rappresentatività ci siamo fregati da soli. Sfido chiunque a questo mondo a contraddirmi quando affermo che al tempo del proporzionale puro forse i governi duravano sei mesi, ma in quei sei mesi, in cui tutti, ma proprio tutti erano rappresentati, si realizzava, nel bene o nel male, gran parte del programma; poi, quando uno o quando un altro cercava di deviare o di piantare grane, invece di sottostare a ricatti vari, a giochi sporchi o a coalizione vergognose, il governo cadeva e se ne faceva un altro o si andava a votare.

L’Italicum, e le preferenze: sì, c'era tutto un sistema per sapere chi aveva votato chi, ma a questo si poteva ovviare facilmente lasciando una sola preferenza per elettore e dichiarando vincitori quelli più votati. Quello che ci aspetta è una legge che non riconosce alcuna libertà di voto, infatti, quanto più piccolo è il partito che si vota tanto più gli eletti saranno solo quelli nominati dai segretari di quel partito; i quali nominati saranno a quel punto letteralmente schiavi del segretario pena la defenestrazione o, nel migliore dei casi, vittime di una messa al bando sputtanante.

Poi:

Partito democratico: anche io ho votato alle loro primarie ed anche io ho votato Civati; a differenza di molti, io ne meno vanto e spiego perché. Io sostengo che se l'intera sinistra, da Ferrero a Vendola, da Ingroia ai Comunisti Italiani, fosse andata a votare in quelle primarie che hanno visto Renzi trionfare, al miserabile costo di due euro, la sinistra vera e noi tutti avremmo ottenuto un doppio risultato:
a) ci saremmo contati anche in funzione di una unione successiva mantenendo quel partito su di una sponda socialcomunista
b) avremmo ostacolato se non impedito l'ascesa di quel cavallo di troia che è Renzi, il quale, molto più furbo dell'intera sinistra, s'è fatto votare da ampie parti della destra.
quindi, ne meno vanto perché quelli che ci sono andati ed io almeno ci abbiamo provato. Comunque sia, non esiste un voto inutile quando fosse dato con convinzione e coscienza.

Quanto alla situazione politica ed al governo ora in carica, c’è chi obietta che i voti dati ai vari altri partiti della sinistra in lizza, io ad esempio ho votato Ingroia, sono risultati essere, in ultima analisi, dei voti in meno al Pd che, perciò avendo perso pur vincendo, è stato costretto ad una innaturale coalizione. Questa è una considerazione sbagliata giacché è dimostrato, dal passato prima delle elezioni e dal dopo le stesse, che il Pd non attendeva altro che l'atteggiamento stupido ed arrogante dei grillini per fare ciò che, di fatto era già stato deciso prima e che avrebbe fatto a maggior ragione, quanti che fossero stati i suoi voti. Avesse avuto una maggioranza sin dal primo momento gli accordi sarebbero stati sotto banco anziché alla luce del sole; se Grillo, invece, fosse stato anche lui più furbo ed avesse tentato la sorte dell'appoggio ad un governo, allora, forse ... , ma dirlo adesso serve a poco e comunque non ci sono controprove.

Della legge elettorale ho già detto. Mi preme aggiungere qualcosa a proposito dell’attuale presidente del consiglio.

Matteo Renzi, e sono parole del prof. Cacciari che non è un anti renziano, è colui che, cosa mai vista nel passato, da segretario di un partito, anche lo si considerasse pure social democratico, attacca in modo becero, sfottente, offensivo e vigliacco il segretario di un sindacato della propria area di estrazione. A questo bisogna aggiungere ancora che tanto meno s’era mai visto prima ed in nessuna parte del mondo, che un segretario di un partito, quale ne fosse l'ideologia o l'estrazione, mettesse in atto una politica le cui prime e sole vittime fossero gli elettori che quel partito votano. Anche per questa mia ultima affermazione sfido chiunque a dimostrare il contrario.

La Costituzione: Renzi è un mentitore!. Lo è quando dice che concederà il referendum sulle riforme costituzionali e lo è giacché non è lui a concedere qualcosa, ma è la Costituzione stessa ad obbligare ad un referendum quando le riforme non fossero approvate con una maggioranza qualificata del 75% dei parlamentari. Lo è quando ciancia dei 70000 nuovi posti di lavoro venendone immediatamente smentito dall’Istat che rende i dati reali e non quelli a “cazzodicane” che gli convengono; lo è quando dice che il suo è un governo per volontà popolare e la falsità sta nella matematica: il 40% del 50% è pari al 20% scarso degli aventi diritto al voto. Egli, perciò, sarebbe sì legittimato a governare ma la bufola che lui millanta non ha nulla a vedere con la volontà degli italiani che per l'80% lo ignorano o lo schifano.

Ho scritto SAREBBE ed infatti motivo, ora, il condizionale: 1) lui non è stato eletto da nessuno se non da una miscellanea di destroidi ed illusi e/o ingannati che lo hanno portato sulla scranno di un partito, appunto, del 20% peraltro raggiunto in elezioni non governative; 2) ha ricevuto l’incarico da un presidente RIELETTO da un parlamento che per sentenza della consulta è stato eletto, a proprio volta, con una legge dichiarata incostituzionale, per cui onestà d'animo, etica politica, correttezza di uomini e non furbizia maligna di arrivisti e scalda sedie, avrebbe voluto dimissioni in massa e ritorno al voto illico et immediate; 3) ho avuto modo di scrivere tempo addietro degli accordi da lui presi con Berlusconi in quel di Arcore; quegli accordi hanno generato ogni cosa fino al patto del Nazareno ed all’oggi; 4) nel suo dire, durante la campagna elettorale delle elezioni che portarono poi Letta al governo, egli dichiarava ad ogni piè sospinto l'esatto contrario di ciò che sta attuando oggi; 6) sul carro di Renzi, a parte Bersani e D'alema e poco d’altro, sono saliti tutti quelli che lui, diceva, avrebbe voluto rottamare; 7) i migliori disonesti del Pd sono difesi da lui a spada tratta e del resto non potrebbe fare altrimenti perché in caso contrario cadrebbe tutto il castello; 8) è più falso di una banconota da 22 euro, leggi lo “STAI SERENO che lo ha reso famoso nel mondo.

Questi sono fatti e non chiacchiere e sfido chiunque a dimostrarmi con altrettanti fatti il contrario.

Infine il cambiamento: anche a me piacerebbe cambiare la mia vita; mi piacerebbe essere figlio di Onassis o di un Miliardario qualunque, ma non potendomi realizzare in questa fantascientifica situazione, pur di cambiare dovrebbe andarmi bene lo stesso diventare figlio di Gasparri o di Alfano?. Mi sembra evidente che sarebbe, dal mio punto di vista, una cazzata paurosa!; ebbene, è esattamente ciò che sta facendo Renzi: con il mantra del cambiamento sta rovinando questo paese.

Certo, io lo affermo partendo da un punto di vista di sinistra; obietto da un punto di vista di una fedeltà assoluta alla costituzione; mi oppongo dal punto di vista di chi teme e tiene per la democrazia ..., ma, ciascuno di Voi ed in perfetta coscienza, mi dica : “
questo è un torto o una qualità?”.

Ecco, detto questo, chiunque ne avesse voglia ed argomenti opponga pure le sue ragioni, ma lasciatemi, ancora, inoltrare una preghiera: che le ragioni e gli argomenti siano supportate da fatti e non da sensazioni o da speranze giacché in quel caso mi si risparmi, visto che di chiacchiere sono/siamo pieno/i fino alla punta dei capelli ed alla nausea più estrema.

Questi, ma c’è ne sono a bizzeffe, troppi ad elencarli tutti, sono i motivi per aderire, entrare a far parte, sostenere, diffondere, sentirsi, essere parte integrante, attiva e fattiva, di …

UNIONS.