Vecchia signora - di Daniela Pavone

19.07.2013 08:40

Con l'arrivo del caldo estivo, per chì come me, non ama i condizionatori e ventilatori, non resta altro la notte, che lasciare porte e finestre spalancate. Amo dormire al buio e nel silenzio assoluto. Mi ero appena addormentata stanotte, dopo i tanti gira e rigira causati dal mio stato attuale di salute, quando sento una voce da topolino travestito da leone ruggente affermare: " Ma tu u sai cu sugnu iuuu? " L'ennesima lite tra gli abusivi, della Grazia Deledda! Forse quello non sapeva chi era lui, nemmeno io lo so, ma so che cosa rappresentava questa scuola elementare per me, e per tanta gente che come me è cresciuta nel rione di Borgo nuovo. Siamo nate e cresciute insieme io e lei, negli anni sessanta, l'IACP assegnò la casa ai miei genitori ( una famiglia di cinque figli in più la nonna paterna ) nel 1966, io avevo solo tre anni. Il quartiere era nato da poco, neanche avevamo l'acqua dentro le case, ricordo l'allegria di tutte le donne mamme, e i loro figli, me compresa, all'arrivo settimanale dell'autobotte, centinaia di bacinelle e secchi di tanti colori riempivano la piazza, tutti in coda per aspettare il proprio turno. Strano, ricordare un tempo dove magari ti lavavi di rado, con tanta gioia, e oggi con l'acqua fredda e calda, sentirci sporchi. Almeno questa è la mia sensazione ogni volta che esco dal portone di casa mia, vedere il mio quartiere, le sue strade, la nostra scuola nel degrado, mi fa sentire sporca. Aveva solamente bisogno di una disinfestazione negli scantinati e riparare un infiltrazione d'acqua piovana, la Grazia Deledda ma la chiusero perchè non c'erano soldi per ripararla. Non mancò tanto ad arrivare sopra di essa una bomba di vandalismo ad umiliarla e dilaniare il suo, e il mio cuore. Arrivavano con i "lapini", con furgoncini, uomini che la sventrarono, portando via tutte le finestre in alluminio e tutto quello con cui potevano fare soldi. A niente servirono le telefonate degli anonimi ai carabinieri, quella che un tempo era una scuola strutturalmente moderna e antisismica, divenne un edificio fantasma, rifugio di tossicodipendenti per un lungo periodo, fino all'arrivo degli abusivi. Da un pò di mesi è stata occupata da numerose famiglie bisognose, perchè grazie a chi ci governa, il popolo ormai è alla fame, alla disperazione, e quando trovano un edificio abbandonato hanno trovato un tetto per loro e i loro figli. Mi fa tenerezza una famiglia abusiva della Deledda, passano davanti al mio giardino per andare dal salumiere, marito moglie, tre marmocchi che camminano dietro a loro, uno nel passeggino e un altro in pancia. Non so se il capostipite di questa famiglia lavora, so però che va domandano alla gente ( pure a me ) se abbiamo televisori da buttare, lui ne ricava il rame, credo, perchè poi troviamo le carcasse nei cassonetti della spazzatura. Forse sarebbe meglio che invece di smontarli i televisori, li usasse, che guardi più TV, e faccia meno figli, sapendo le sue condizioni. Per tutto questo, ribadisco, ringraziamo a chi ci governa, io di politica non ci capisco niente, sono solo una donna semplice di 50 anni, che ha frequentato da bambina la scuola elementare Grazia Deledda, nel quartiere di Borgo nuovo, alla periferia di Palermo, sono solo una sognatrice, che sogna la sua terra meravigliosa, ritornare ad essere la Conca D'oro, la Ziz, creata da Dio, e che l'egoismo, e l'ingordigia dei politici, hanno distrutto. Chiudendo gli occhi, la mia mente comicia a navigare in un mare di ricordi, forme e rumori prendono vita, sento il suono di una campana, il vociare di tanti bambini,vedo nastri rosa e azzurri su dei grembiulini blu o neri, lo stridio dei banchi, le grida delle maestre, infine la preghiera, e inizia la lezione.

Ciao vecchia signora.