… via del campo … - di Francesco Briganti

19.03.2015 06:48

La on. Micaela Biancofiore, una delle ministre di Berlusconi ad aver capito per tempo quale era il carro del perdente predestinato, ne ha sparato un’altra delle sue; nessuna meraviglia la “ministra” viene da una buona scuola ed è una che apprende in fretta.

Succede che la signora Biancofiore, punta da vaghezza nostalgica, ha etichettato “tutti gli italiani maschi” come dei puttanieri incalliti. Ora che l’Italia vanti il maschio latino, una volta!, come fosse un eroe nazionale è cosa risaputa; che Rodolfo Valentino abbia spopolato ai suoi tempi e che attori, si fa per dire, bellocci, oggi vadano per la maggiore, è vero, ma quello di cui non si rende conto la signora è che se c’è chi compra è perché c’è chi vende e dunque, almeno in percentuale la signora ha dato della puttana ad una cospicua parte delle donne, italiane o straniere che fossero.

Questa, che potrebbe essere, però, solo una mia valutazione personale non è nemmeno la parte peggiore della affermazione della signora Micaela in quanto la cosa che più dovrebbe dare fastidio, ed a me lo dà, è l’indice di abitudine al mal costume che questa affermazione mostra e dimostra, evidenziando un abitudine alla bruttura non solo per, purtroppo anche se esagerata, quotidiana evidenza quanto per forma mentis a catalogare, ad etichettare ed a generalizzare secondo un metro ben preciso che definire infimo sarebbe come dare della collina al monte Everest.

E dunque, gli italiani sono puttanieri?; sono tutti degli emuli in sedicesima in quanto a pagamenti, del papy nazionale?; ed i padri delle tante olgettine ed olgettone e poveracce e sfruttate e vittime che barcamenano una vita, a volte costretta, a volte volontaria, sono tutti come quelli che esortavano le figlie a continuare nello spettacolo arcoriano?. Mah!, io ho i miei dubbi.

Star qui a raccontare le mie esperienze di vita non ha senso nel contesto di un discorso generale, ma una cosa, ci si creda o no, io devo dirla: il sottoscritto quale che sia il significato che si voglia dare alla parola, non è mai, in vita sua, andato a puttane. Forse, e come mi è capitato di scrivere, è stato per timidezza, forse non ho mai avuto bisogno di pagare per questo tipo di esigenza, ma quello che so e di cui sono la prova è che mia madre, evidentemente a differenza di tutte le altre se fosse vero l’assioma biancofiore, ci ha cresciuti nel sacrosanto insegnamento del rispetto per gli altri e, dunque, in primis per le donne che, per lei che ci si sentiva senza esserlo, erano il sesso debole.

IO ricordo che negli anni del liceo ed anche dopo negli anni dell’università, tutti quanti favoleggiavamo di avventure erotiche avvenute solo il giorno prima o in fieri il giorno dopo; non ricordo mai qualcuno dei miei compagni che dicesse ad uno o a più degli altri: “ forza ragazzi, adesso puttan tour”. Ognuno di noi aveva la propria ragazza oppure la sognava nel mentre che c’era anche chi ne aveva due contemporaneamente, ma c’erano anche ragazze a cui piaceva il ruolo della femme fatale e sulle quali si favoleggiava in termini da trivio ed anche peggio. So per certo che alcune di quelle ragazze, se non tutte, sono oggi tra le migliori mogli e madri e nonne di oggi.

Quindi se il mio vissuto di persona comune, non proveniente da una casta particolare, figlio di una generazione timorata di Dio, come si diceva una volta, conta qualcosa e può, in quanto comune e normale, essere generalizzata, allora si può affermare che in Italia i puttanieri esistono e magari sono anche tanti, ma non sono la maggioranza e tanto meno la totalità.

Dunque, evidentemente la signora Biancofiore, pardon la ministra Micaela, ha avuto una educazione magari degna del migliore istituto di suore, ma poi le frequentazioni successive o le esperienze soggettive l’hanno portata ad avere considerazioni totalmente negative e pessimistiche nei confronti degli uomini.

Io altre valutazioni sull’argomento non sento di doverne fare, semmai dovrebbe essere la onorevole a spiegare il perché del suo presupposto assioma giacché lo lasciasse cadere come foglia al vento la sua dichiarazione darebbe adito e giustificazione ad ogni considerazione possibile e tra queste la mia.

Che il condannato Berlusconi faccia effetto su di un certo tipo di donne io posso anche comprenderlo, non lo giustifico, ma lo comprendo; che una donna abbia, però, una tale stima degli uomini e di conseguenza delle donne, e mi ripeto, classifica più quella donna stessa di quanto classifichi

Il resto degli italiani.