What else! - di Gino Gatto

25.08.2013 09:34

Il giorno uno del mese di agosto dell'anno duemilatredici alle ore diciannove e una manciata di muniti, il giudice Esposito della Suprema Corte di Cassazione pronuncia la sentenza nel confronti dell'imputato Silvio Berlusconi già condannato colpevole nei primi due gradi di giudizio, sanzionandolo con una pena a quattro anni di reclusione di cui tre condonati per effetto dell'amnistia e rinvia ad altra sede per la ridefinizione della pena accessoria.

I fans della “star” in un primo momento non percepiscono le decisioni della Corte ed esultano, dopo pochi attimi lo sconforto li invade... Da quel preciso istante la Nazione tutta è vessata dalla martellante presenza del “condannato” e dalle manifestazioni dei suoi seguaci.

E' storia nota, ma è bene ricordare... passano pochi giorni e si presenta, forte della sua proprietà mediatica, in televisione, Tricolore e drappo della UE al fianco per dichiarare la sua innocenza. Pochi giorni dopo la Capitale subisce la manifestazione degli aderenti il “suo” movimento politico con discorso/comizio dello stesso; è di dominio pubblico che si sono verificati atti di vandalismo durante la manifestazione; a riflettori spenti si viene a sapere che la manifestazione non era autorizzata, nonostante ciò erano presenti le forze dell'ordine, lo spazio interessato era precluso alla circolazione e transennato... Mistero... manca l'autorizzazione da parte della Questura e sono presenti le forze dell'ordine per proteggere la manifestazione... (stranezze d'Italia!).

La magistratura viene più volte denigrata e ingiuriata sia dal Berlusconi che dai suoi discepoli, l'occorso occupa le prime pagine di tutte le testate giornalistiche nazionali, ma anche internazionali che assistono sbigottite a quanto accade nel Bel Paese.

Una pressante azione viene perpetrata nei confronti dell'esecutivo in carica affinché si attivi per modificare leggi in materia giudiziaria che solo pochi mesi prima i parlamentari del PdL hanno deliberato concedendo voto unanime; il Colle viene posto sotto assedio affinché venga concessa la grazia o quantomeno l'agibilità politica, si arriva a cercare di intimidire la Presidenza della Repubblica dettando i tempi di risposta sull'argomento, pena dimissioni in massa dei parlamentari facenti capo. Delle ultime ore cerca di barattare la sua decisione dove scontare la pena (domiciliari o servizi sociali) pur di non farsi espellere dal Parlamento.

Mi chiedo quale sia il valore reale dello scranno parlamentare, quali interessi sono ad esso collegati; per barattare la dignità personale.

Le bassezze alle quali ci hanno abituati in quest'ultimo ventennio sono immani, ci hanno resi complici delle loro scelte e malefatte soltanto per questo meriterebbe di essere confinati, altro che grazia!!!

Sono la principale causa se la nostra bella Italia viene irrisa, tutti! - nessuno escluso sono corresponsabili per la cattiva immagine che viene fornita oltre confine... e chiedono grazia!

Siamo all'epilogo oppure all'inizio?

Chiuderemo mai questo triste capitolo?

Riusciremo, civilmente, a spodestare questa cosca che detiene il potere?